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Verbale del 15 gen 2014 Stampa
VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
del 15 gennaio 2014

Alle 21.05, fatto l'appello, risultano presenti: don Donato Pastori, don Paolo Cantù e don Gianfranco Zuffada; Luca Garotta; Silvana Bassi, Armando Negri, Rosario Peixoto, Rosalba Risolo, Carlo Riva e Diana Tavola; Francesca Anello, Gemma Di Marino, Graziella Mandelli, Domenico Mazzilli, Antonietta Paganoni, Tina Vulso e Giuseppe Zanella. Si annotano, pertanto, le assenze di: Sara Berlanda, Maria Manzi, Anna Maria Millo, Daniela Ruboni e Gianfranco Boni.

Alle 21.05, apre la seduta don Donato, con la consueta preghiera comunitaria allo Spirito Santo e la lettura di uno stralcio del Libro di Isaia (Is 58,1-7), riguardante il digiuno gradito al Signore. Se questo non è vestire di sacco e fare penitenza, prosegue don Donato, bensì sciogliere ogni giogo e dar da mangiare agli affamati, allora così dev'essere il nostro stile di vita durante la Quaresima.

Si passa, quindi, al primo punto all'ordine del giorno:

1. Progetto “Il Cortile del Quartiere”: aggiornamento sulle prospettive future.

Apre, allora, la sessione Carlo, che, in qualità di moderatore, introduce l'argomento. Dopo la scadenza del Progetto Nord-Milano, si è passati al Progetto finanziato dalla Fondazione Vismara, che è partito con il mese di gennaio 2014, in prova, fino all'Oratorio estivo. Dopo valutazione di detto periodo, la Fondazione finanzierà il progetto per altri due anni. La cosa auspicabile è che la comunità stessa si faccia carico del progetto, rinunciando, prima o poi, all'educatore professionale, impiegando adulti della comunità stessa, anche, se non a tempo pieno, offrendo qualche ora del proprio tempo libero. Attualmente, Riccardo, l'educatore dimissionario, sta affiancando, per la durata di circa un mese, la nuova educatrice, Marialisa, di 24 anni. Il nuovo corso del progetto verrà, in certo modo, presentato alla comunità, durante una giornata di festa, con pranzo comunitario, cui seguirà una conferenza per la presentazione ufficiale di Marialisa ed il saluto e ringraziamento a Riccardo: ciò avverrà il prossimo 26 gennaio. Don Paolo sollecita il CPP e gli adulti della comunità a prendere coscienza della situazione attuale dei ragazzi, per così dire, 'difficili': si chiede, in altre parole, se il progetto stia maturando, stia crescendo, se ci siano nuovi potenziali volontari. Don Paolo crede che i frutti di questo lavoro si scorgano già; sarebbe importante, secondo lui, trovare altre persone, perché non si può pensare di continuare indefinitamente con un educatore professionale. Francesca chiede quali siano i frutti concreti, che don Paolo ritiene di scorgere. Le risponde Carlo, dicendo che una prima verifica fu fatta lo scorso anno. In quell'occasione, emerse che il clima dell'oratorio è molto migliorato: i ragazzi 'difficili' hanno compreso di trovarsi in un luogo educativo ed hanno, per questo, migliorato il loro atteggiamento. Domenico chiede quale sia il costo di questo progetto. Risponde don Paolo: il primo progetto, del 2011, costò 11.000 € e vide il rimborso di circa metà della somma alla parrocchia, da parte della Fondazione Nord-Milano, mentre l'altra metà fu finanziata, in parte, da contributi volontari e, per il resto, dalla parrocchia stessa; il secondo progetto costò circa 18.000 € e fu finanziato allo stesso modo; il progetto attuale è suddiviso in più parti, ma, probabilmente, la Fondazione Vismara coprirà l'intero progetto, stanziando già, per la sola parte che arriverà fino al prossimo oratorio estivo, 12.500 €. Alla luce di quanto detto, riprende Domenico, la presenza di un educatore professionale ha 'pagato', in termini di 'frutti' prodotti, ma, viste le cifre richieste per sostenerne la presenza, non si potrà proseguire, mantenendo, indefinitamente, un educatore professionale; chiede, pertanto, come si possa ovviare a tale problema. Don Paolo ritiene impossibile trovare qualcuno che sostituisca Riccardo a tempo pieno: si potrebbero, piuttosto, trovare più persone, che possano prestare qualche ora ciascuno, per sorvegliare ed educare i ragazzi. È un lavoro di relazioni personali, si tratta di mescolarsi ai ragazzi, dentro l'oratorio, ma, anche, fuori. Antonietta riferisce la sua stessa esperienza: oggi i ragazzi frequentano molto di più l'oratorio, giocando, scherzando e così via.

Carlo introduce, quindi il 2° punto all'o.d.g.:

2. Organizzazione delle linee da seguire per valorizzare la Quaresima: sobrietà, uso dei beni e stile di vita. Quali iniziative possono aiutare la comunità a vivere questi concetti ?

Carlo introduce l'argomento, invitando l'assemblea a verificare quali iniziative proporre alla comunità, per vivere bene la Quaresima di quest'anno. Legge, pertanto, i punti proposti lo scorso anno, riportati sul retro della convocazione del CPP. Successivamente, interviene don Donato, indicando le linee liturgiche presenti nel Lezionario Ambrosiano. Per la Liturgia del sabato sera, don Donato suggerisce di tralasciare la Messa Vespertina in Quaresima, per lasciarla soltanto nel sabato che precede la prima domenica, in quanto il Vangelo festivo quaresimale è già molto lungo, di per sé (Il cieco nato, La samaritana, Lazzaro). Dal lunedì al giovedì della Settimana Santa, viene letto il Libro della Genesi, mentre il venerdì non c'è Messa. Don Donato spiega come la Liturgia Ambrosiana, a differenza di quella Romana, tragga spunti dalla Liturgia di Gerusalemme. I venerdì di quaresima, prosegue don Donato, sono giorni senza Messa, ma ci sono i Vesperi, con quattro letture; i sabati di quaresima non sono giorni di digiuno, mentre il sabato che precede la Domenica delle Palme, è il sabato “in traditio symboli”, momento privilegiato, che conserva la tematica battesimale (è il sabato in cui i catecumeni, ormai pronti per il battesimo della veglia pasquale, sono pronti a proclamare il CREDO). ll Rito Ambrosiano ha conservato infatti alcune caratteristiche della liturgia orientale diventando così cerniera tra la Liturgia Orientale e quella Occidentale, spiega don Donato. Ritornando al confronto con le iniziative proposte lo scorso anno, don Paolo ricorda la meditazione del venerdì sera, tenuta da padre Giulio Binaghi. Diversi membri confessano di essere venuti a conoscenza solo questa sera, grazie all'esposizione di don Donato, del parallelo fra il Rito Ambrosiano e la Liturgia Orientale di Gerusalemme. Tornando alle proposte per questa Quaresima, don Paolo propone di rivolgersi a qualche situazione critica presente nella parrocchia, come, ad esempio, coniugi disoccupati con bambini; oppure adolescenti che hanno qualche disagio, ma non sono ascoltati da nessuno. Domenico si chiede come intervenire in questi casi, giacché non è semplice trovare un lavoro a persone disoccupate. Diana, invece, ricorda con piacere l'iniziativa di qualche anno fa, allorché, chi veniva a Messa, lasciava un'offerta e, con questa, 'acquistava' un sacchetto di riso, con il quale cenava; condivide, inoltre, l'esperienza dei bambini che seguono la Via Crucis ogni mattina, prima di scuola. Diverse persone intervengono per confessare di sentirsi in difficoltà, nell'intervenire nei confronti di adolescenti 'difficili'. Carlo ritiene possibile, invece, presentare, ogni venerdì di Quaresima, una o più situazioni di crisi, che la comunità potrebbe aiutare a risolvere. Don Paolo, propone, anche, di affidare qualche lavoretto, come pulizia di solai oppure cantine o box, a disoccupati, per aiutarli a superare il momento difficile, dal punto di vista economico, certamente, ma, anche, psicologico; si potrebbe, persino, far lavorare qualcuno al riordino di parchi o zone del quartiere. Purtroppo, però, richiama Graziella, quest'ultima cosa non è realizzabile, perché vietata da norme comunali. Piuttosto, prosegue, ritiene utile portare a conoscenza il CPP della seguente situazione difficile: c'è un uomo, di origine marocchina, cui è stato assegnato un appartamento nel comune di Monza. L'appartamento è disastrato e necessita di rifacimento e riparazioni: l'uomo, però, è disoccupato e vive con una compagna e tre figli, tutti disoccupati; è volenteroso, disponibile ad effettuare le riparazioni necessarie in prima persona, ma necessita di un aiuto economico, per acquistare i materiali occorrenti. Carlo interviene, a questo punto, per invitare l'assemblea a chiedersi che 'taglio' particolare dare alla nostra Quaresima, giacché le situazioni critiche potrebbero essere individuate, fisicamente, in un secondo tempo. Gemma sposta l'attenzione su quanto detto in precedenza, ossia l'individuazione di modalità di intervento nei confronti di adolescenti difficili; propone infatti interventi mirati, effettuati da volontari con esperienza. Secondo Gemma, ciò che funziona meglio, con questi ragazzi, sono le relazioni individuali: si potrebbe parlare, ad esempio, con le loro famiglie, a loro insaputa. Domenico ribatte che sono i ragazzi a dover venire in oratorio, perché ritiene impensabile contattarne direttamente le famiglie, rischiando di essere messi alla porta. Carlo, ripensando a quanto detto finora, chiede all'assemblea cosa mantenere delle iniziative dello scorso anno e cosa eliminare (iniziative riportate sul retro della convocazione), nonché come inserire le proposte citate, di persone disagiate. Per ciò che riguarda la meditazione del venerdì, don Donato propone di eseguire i Vesperi in chiesa e di spostarsi, successivamente, in una sala dell'oratorio, per tenere una meditazione su letture particolari o proiettare un film, cui si potrebbe far seguire una discussione. Don Donato ricorda che, in Quaresima, la Caritas e l'ufficio missionario propongono alcuni mini-progetti, in genere, del valore di circa 20 -25.000 € ciascuno, da sostenere in ogni parrocchia: questo è un gesto che aiuta la nostra parrocchia a non pensare solo ai problemi interni, ma ad allargare lo sguardo al di fuori della nostra comunità. Diana propone di ricorrere alla metodologia già sperimentata anni fa, nella nostra parrocchia, allorché, sul foglio Parrocchia e Famiglia, veniva riportato un elenco di 'cose da fare' in Quaresima, partendo dalla più facile, come il digiuno, fino alla più difficile, come l'intervento nei riguardi di progetti a vantaggio di villaggi africani o dell'America Latina. Ne scaturisce che, al di là delle argomentazioni che tratteranno, verranno mantenuti gli Esercizi spirituali della prima settimana, così come la processione del primo venerdì. Si manterrà la meditazione di ogni venerdì, da studiare e definire nella sua struttura: alle 20.45 i Vesperi, seguiti, a partire dalle 21.15, da un intervento da studiare. Vengono mantenute: la Via Crucis mattutina per i ragazzi e l'apertura straordinaria della chiesa un giorno la settimana; viene eliminata la raccolta viveri nelle Messe festive. Carlo conclude, ritenendo necessario valutare dove tenere la Liturgia della Parola per i ragazzi nelle Messe domenicali delle 10.30, separatamente dagli adulti. Si celebrerà, inoltre, la Messa Vigiliare Vespertina solo la prima domenica di Avvento, nella quale non verranno impartite le ceneri.

Passando al seguente o.d.g.:

3. Varie ed eventuali

don Gianfranco ricorda la scomparsa, in settimana, della madre di Gianfranco Boni, per la quale chiede una preghiera comunitaria da parte dei membri del CPP. Prende, quindi, la parola Luca, per comunicare che, in occasione del 40° Anniversario dalla costituzione della Parrocchia Resurrezione di Gesù, che si celebrerà domenica 19 gennaio 2014, viene distribuito a tutti i membri un fascicoletto contenente la storia della parrocchia, con alcune illustrazioni, ed una breve riflessione sulla prima Messa, ivi celebrata. Francesca, infine, porta la richiesta di alcuni fedeli, che si chiedono, se non fosse possibile ripristinare una piccola cappella, nella nuova chiesa, per la preghiera personale, ma don Donato non ritiene maturi i tempi, per prendere in considerazione oggi questa richiesta.

Alle 23.07, quindi, si dichiara chiusa la seduta, si recita una preghiera e ci si aggiorna alla sera del 3 marzo 2014.