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Verbale del 30 mag 2016 Stampa

VERBALE DELLA RIUNIONE

DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

del 30 maggio 2016

 

 

 

Alle 21.08, viene fatto l'appello, da cui risultano presenti: don Donato Pastori, don Paolo Cantù, Francesca Anello; Diego Ambrosi, Vincenzo Scibona; Loretta Bortoluzzi, Catia Mazzon, Armando Negri, Alfredo Penna, Daniela Ruboni, Giulio Vanzati; Gianfranco Boni, Gemma Di Marino, Lucia Figus, Dora Gentilomo, Valentino Masotti, Luigi Trezzi e Tina Vulso. Si annotano, pertanto, le assenze di don Gianfranco Zuffada; Luca Garotta, Francesca Stoppa, Simona Toma; Lucrezia Notarangelo, Milena Sgobbi, Roberto Rusnighi (giustificati) e Kicca Moretti (nessuna informazione).

 

Essendo i membri iscritti 26, con il quorum fissato a 14 (50%+1), ed essendo, oggi, presenti 18 membri (8 assenti), la seduta può avere luogo.

 

Apre, quindi, la seduta don Donato, che invita i membri a pregare lo Spirito Santo, affinché aiuti i presenti nel loro compito. Per fare ciò, ci si serve del foglio distribuito ai presenti (in allegato agli assenti).

 

Quindi, Gemma, moderatrice della serata, introduce, il primo punto all'o.d.g.:

 

 

  1. Verifica del cammino del CPP, nel suo primo anno di gestione. Interroghiamoci su come abbiamo lavorato: gli aspetti positivi rilevati e/o le difficoltà riscontrate nei nostri incontri. Valutiamo ciò che è stato realizzato e mettiamo a fuoco le urgenze che ancora ci attendono.

 

Apre la discussione Catia, che spiega ai membri l'impatto, che ha avuto, per lei, nuovo membro del CPP, la partecipazione alle varie sedute. Confessa di essersi trovata poco in sintonia con alcuni membri del Consiglio; per contro, ha visto un oratorio più partecipato. Lamenta, altresì, che non sia stato indetto un secondo ritiro spirituale dei Consiglieri, anche se solo pomeridiano, mentre è ben contenta che il Gruppo Caritas, di cui fa parte, abbia ottenuto nuovi spazi. È importante, prosegue Catia, che, nella comunità, ci sia sempre qualcosa in fermento. Purtroppo, aggiunge, non ha avuto, però, nessuna notizia di quanto fatto o deciso a livello decanale. Tina, dal canto suo, esprime positività nei riguardi dei rapporti con gli altri membri, così come confessa di aver notato una nuova fioritura dell'oratorio. Si dice, per contro, dispiaciuta per l'abolizione del Gruppo Migranti. Gemma ritiene che il CPP, instaurato, ormai, da un anno, sia composto da membri che si esprimono poco, ma aggiunge di temere, che ciò sia dovuto ai rapporti instaurati tra i vari membri ed all'eccessiva loquacità del parroco. Per contro ha trovato una buona partecipazione da parte dei membri e, alla luce di quanto organizzato (vedi la preparazione della visita pastorale, la serata con il teologo don Cislaghi, gli incontri interreligiosi), un buon lavoro delle commissioni, supportate dal CPP. Gemma ricorda, poi, con favore lo sforzo eseguito nell'inserire serate di meditazione, all'interno dei 'Rosari nei cortili' del mese di maggio, momenti formativi risultati molto forti. Riprende Catia, che, a quanto, da lei, ricordato in precedenza, tra le cose positive, aggiunge la sessione del CPP in cui si parlò della Pastorale giovanile, durante la quale si affrontarono problemi quali il mantenimento dell'educatore professionale ed il coinvolgimento della comunità nella vita dell'oratorio stesso. Valentino, nel far presente la sua frequentazione, durante numerosi weekend dell'anno, di una comunità situata a Rovereto (TN), comunità che ha circa mille anni di storia, ammette di essersi accorto, ultimamente, che le diversità fra quella e la nostra comunità, peraltro giovanissima, rispetto agli anni dalla sua fondazione, si stanno assottigliando. A parziale spiegazione della loquacità di don Donato, nelle sedute del Consiglio, lamentata, con discrezione e gentilezza, da Gemma, Valentino cita la poca espressività di questo CPP, almeno in alcuni dei suoi componenti. Interviene don Donato stesso, che accetta bonariamente il rimprovero, se così si può chiamare quanto lamentato da Gemma. È la volta di Gigi, che, riguardo questo primo anno di CPP, ritiene di essersi trovato abbastanza in sintonia con gli altri membri e con quanto proposto e deciso, a differenza di ciò che gli occorse, in passato, in occasione della sua partecipazione al CPP, in altri mandati. In particolare, ricorda quanto sia cambiata la fisionomia del quartiere e, di conseguenza, le sue esigenze; in più, prosegue, si sono modificati gli 'schemi di ragionamento' di ciascuno, a causa di svariati motivi, tra cui, non ultimo, il passare degli anni. Tina condivide quanto detto da Gigi; in particolare, non vede impegni della comunità parrocchiale, nei confronti del mondo esterno, cioè del quartiere che la circonda, proprio a differenza dei primi anni di vita della Parrocchia stessa, in cui ci si batteva, compatti, per un centro sanitario o per la scuola nel quartiere. Gemma ribatte che è cambiato il contesto in cui si lavora: infatti, oggi esiste il Gruppo Caritas, che si occupa dei problemi citati da Tina, offrendo supporto a disoccupati e non abbienti, a qualsiasi etnia essi appartengano; esiste, inoltre, la realtà del 'Nonno Gianfri', aggiunge Armando, che offre un supporto a nonni e genitori, con bimbi in tenera età. Dalle successive constatazioni di Gemma, Catia e Gigi, si evince che la comunità affronta tuttora problemi sociali connessi con il quartiere, certamente senza 'uscire' dalla parrocchia, bensì affrontandoli 'in loco', grazie alla creazione ed al potenziamento di attività, come il Gruppo Caritas e Nonno Gianfri. A domanda posta da Domenico, cui è concessa dalla moderatrice la parola, che chiede il significato della locuzione “uscire fuori”, risponde Catia, che ritiene si sia diventati tutti più 'freddi', per così dire; si vive per lavorare, anziché il contrario: infatti, nota, i figli e gli anziani sono diventati 'un peso', che interferisce con il lavoro e gli impegni di ciascuno. Gemma, da moderatrice, interviene per richiamare i membri ad attenersi al tema della discussione. Visto l'interesse suscitato, comunque, si ritiene favorevole ad affrontare l'argomento in futuro. Don Paolo trova molto confortevole il fatto che si stia discutendo sui frutti che, in verità, ha portato questo nuovo mandato del CPP. Ritornando al confronto, presentato da Valentino, circa le differenze, ormai, assottigliatisi, tra parrocchie millenarie e la nostra, 'vecchia' di una quarantina d'anni, don Paolo non è sicuro che ciò sia, del tutto, una cosa positiva. Il vantaggio di una parrocchia 'giovane' è l'agilità, conclude don Paolo, perché riesce ad adeguarsi meglio ai cambiamenti di questi nostri tempi; per contro, le parrocchie storiche, sanno formare persone con caratteristiche di fermezza, di fede salda. Riguardo il fatto dell'uscire all'esterno della parrocchia, Vincenzo crede si debbano sempre commisurare gli sforzi da effettuare con le forze disponibili. Francesca A. ritiene scaduto il tempo dei confronti tra questa comunità e parrocchie lontane chilometri o che vantino storia secolare e strutture ben salde negli anni. La Resurrezione, continua, ha una sua fisionomia e personalità: trattasi di comunità partita dal nulla, si può dire, e, mentre i Salesiani, citati ripetutamente, davano impronte salde di fede, qui, agli inizi, ci si impegnava più nell'ambito sociale, piuttosto che educarsi alla fede profonda. Per Francesca A., questo è rimasto un tassello mancante, nel puzzle della comunità. Tornando allo scioglimento del Gruppo Migranti, lamentato da Tina, Francesca A. ritiene sia stata cosa errata l'azzeramento, per divergenze con il sacerdote coordinatore: si sarebbe dovuto riprendere, magari da soli, chiedendo, in seguito, un supporto decanale o diocesano. Per tutta risposta, Tina lamenta il fatto che, nel Gruppo, erano rimasti solo due membri. Riprende Francesca A., per dire che le persone extracomunitarie, anche non musulmane, sembra abbiano eretto un muro, tra sé e noi e, anche se interpellate, diffidano dal relazionarsi. Diego crede che la Resurrezione sia comunità dotata di grandi possibilità e che, in essa, sia concesso spazio a chiunque voglia darsi da fare. A questo punto interviene Loretta: riguardo il primo anno del CPP, si ritiene ancora una sorta di apprendista. Per ciò che concerne il suo ruolo di catechista, ha trovato un peggioramento nelle relazioni tra colleghi. Giulio, invece, si ritiene soddisfatto, perché la nostra parrocchia è stata in grado di produrre un CPP; trova, inoltre, proficuo il lavoro effettuato dalla commissione, che ha redatto il PROGETTO PASTORALE e soddisfacente il fatto che si sia riusciti a reclutare quella ventina di persone, necessarie per costituire il Consiglio d'Oratorio e la Commissione Organizzativa. Vincenzo ha trovato, da un certo punto di vista, negativo, che il CPP sia stato utilizzato, a volte, come una 'scuola della Parola': la cosa non è sbagliata, di per sé, continua, ma non ritiene il CPP luogo ad hoc per tale utilizzo. Don Donato, partendo da ciò che riconosce essere un suo limite, come quello di ciascuno, cioè il fatto di 'non poter arrivare a tutto', dà al CPP un grande valore consultivo, per la molteplicità di idee, che può fornire. In questi tre anni, dal suo arrivo nella nostra parrocchia, aggiunge, ha visto 'lo Spirito lavorare' e ciò lo rende felice.

 

A questo punto, Gemma introduce il secondo punto all'o.d.g.:

 

 

  1. L'Assemblea Parrocchiale: ridefiniamone il valore per individuare il metodo più confacente per realizzarla in futuro.

 

Gemma, ricordando il cammino di Gesù, ritiene l'assemblea una 'convocazione' del popolo, onde comunicargli “quanto fatto durante l'anno pastorale, con i germogli di vita che si sono annunciati”. Don Donato interviene per chiedere ai membri cosa si voglia intendere con la parola 'assemblea': a cosa serve un'assemblea, nella nostra comunità ? Potrebbe servire ad interpellare la comunità su alcuni temi, che hanno bisogno di coinvolgere un numero più grande di persone, di quello dei membri del CPP; cita, ad esempio, il tema della raccolta della offerte durante le S. Messe: una decisione di questo tipo avrebbe bisogno di sentire il più possibile di pareri; il Consiglio Pastorale ha bisogno di questa consultazione per poter poi decidere il da farsi. Giulio concorda con il concetto di assemblea da indire su un certo tema: il problema, semmai, starebbe nell'eventualità che il CPP non approvasse ciò che fosse emerso in assemblea. Valentino, polemicamente, asserisce che una riunione tenuta fra i soli aderenti ai gruppi attivi in parrocchia non si potrebbe chiamare 'assemblea parrocchiale': all'assemblea deve partecipare il popolo. Gemma giudica importante, invece, il luogo ed il momento in cui tenere l'assemblea: a tale scopo, ritiene utile che questa si tenga al termine della messa. Il tempo consentito, obietta, però, Daniela, risulterebbe molto, forse troppo, contenuto, ma, dice don Donato, la discussione, in casi di necessità, si potrebbe articolare in più incontri. Dopo ampia discussione ed interventi da parte di Gigi, Valentino, Lucia, Tina, Diego, Catia e don Donato, si decide che, d'ora in avanti, il CPP si incaricherà di indire l'assemblea, quando necessario, su un argomento contingente, scelto e deliberato in Consiglio e che detta assemblea si terrà al termine di una messa, preferibilmente, per motivi di partecipazione, quella festiva delle 10.30; l'assemblea non avrà, comunque, potere decisionale, ma, delle sue decisioni, dovrà tenere conto il CPP, che avallerà o meno quanto proposto.

 

Si passa a trattare, quindi, il terzo ed ultimo punto all'o.d.g.:

 

 

3. Varie ed eventuali.

 

Don Donato propone le date per i prossimi incontri della Giunta e del CPP: le date in discussione sono giovedì 8 settembre, per la riunione della Giunta, e giovedì 22 settembre, per il CPP. Le date citate vengono approvate dai membri riuniti. Susseguentemente, viene sollevato il problema della scarsa partecipazione di Vincenzo alle riunioni della Giunta del CPP ed al CPD, per motivi di lavoro: viene, pertanto, nominata, in più, Francesca, come membro della Giunta del CPP: mentre Gemma lo sostituisce come membro del Consiglio pastorale decanale. Vincenzo rimane nella giunta che aumenta, così, di un membro. Viene incaricato, per finire, Armando, in qualità di segretario del CPP, di avvisare i componenti la Giunta qualche giorno prima di ogni riunione della stessa.

 

Dopo di ciò, verificato che non ci sono altri argomenti da trattare, alle 23.00 si recita un Padre Nostro e si scioglie la riunione.

 

 


 

 

P.S.: si portano a conoscenza tutti i Membri, che, chiunque lo desideri, può richiedere una copia della registrazione audio di ciascuna delle sessioni del CPP vigente, in formato MP3. Chiedere ad Armando. Si ricorda, inoltre, che, sul sito della parrocchia, www.resurrezionessg.org, si trovano tutti i Verbali del CPP del presente anno pastorale, nonché le relazioni dei vari gruppi e commissioni.

 

PARROCCHIA

RESURREZIONE DI GESÙ

VERBALE DELLA RIUNIONE

DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

del 21 dicembre 2015


 

Alle 21.04, fatto l'appello, risultano presenti: don Donato Pastori, don Paolo Cantù e don Gianfranco Zuffada; Diego Ambrosi, Luca Garotta e Simona Toma; Loretta Bortoluzzi, Catia Mazzon, Armando Negri, Lucrezia Notarangelo, Alfredo Penna, Daniela Ruboni, Milena Sgobbi e Giulio Vanzati; Boni Gianfranco, Gemma Di Marino, Lucia Figus, Valentino Masotti, Roberto Rusnighi e Luigi Trezzi. Si annotano, pertanto, le assenze di Francesca Anello; Vincenzo Scibona, Francesca Stoppa; Dora Gentilomo, Tina Vulso (tutti giustificati) e di Kicca Moretti (nessuna informazione pervenuta).

Essendo i membri iscritti 26, con il quorum (50%+1) fissato a 14, ed essendo oggi presenti 20 membri, la seduta può avere luogo.

Apre, quindi, la seduta don Donato, invitando i membri a leggere le preghiere riportate sul foglio distribuito.

 

Al termine della preghiera, Gemma introduce il 1° punto all'o.d.g.:

  1. Come sensibilizzare la parrocchia, in vista della visita pastorale del Cardinale Scola alla città di Sesto del 18 febbraio, ad esempio invitando un relatore, che ci induca a riflettere sul ruolo della Chiesa e del Vescovo oppure con altre iniziative, che aiutino tutti i parrocchiani a capire l'importanza di quest'incontro con l'Arcivescovo.

 

Gemma inizia leggendo la Convocazione, inviata a tutti i membri; quindi, interviene don Donato, per informare delle iniziative già in essere. Mostra, per cominciare, le 500 immaginette divulgative dell'evento. L'incontro con il Cardinale, che avverrà presso il cinema Manzoni di Sesto, sarà organizzato dal Consiglio Pastorale Decanale e si sa già che verranno preparate tre domande per l'Arcivescovo, che gli verranno comunicate previamente, onde possa rispondere preparandosi adeguatamente. Il Consiglio di questa sera si propone di trovare i modi per sensibilizzare la popolazione. Valentino ritiene si debba, innanzitutto, far sapere alla gente di cosa si tratta, cosa che trova concorde anche Diego. Don Donato ricorda come, un tempo, la visita pastorale fosse una visita di controllo e di verifica dell'andamento della parrocchia. Oggi, questo aspetto è rimasto sullo sfondo: in realtà e nella fattispecie, dice don Gianfranco, il Vescovo viene per 'ascoltare' gli operatori e conoscere le esperienze dei laici. Nell'appoggiare l'ipotesi di invitare un relatore, che chiarisca alla comunità lo scopo della visita, nonché i ruoli rispettivi del Vescovo e dei laici nella chiesa, Gigi propone di individuare quelle due o tre persone che potrebbero impegnarsi nel partecipare all'incontro con il Cardinale, preparandosi alcune domande da porgli, onde non vanificare il poco tempo, che sarà messo a disposizione. Gemma ricorda quanto fu utile, per i membri di quel Consiglio Pastorale, la relazione tenuta nel marzo del 2012 da don Gabriele Cislaghi, “Essere laici nella Chiesa, oggi”: si potrebbe ripetere, propone quindi, una esperienza sul tipo di quella. Per don Donato, ammettendo l'iniziativa sul tipo di quella di don Cislaghi, occorre trovare i modi, per far capire alla gente l'importanza di quest'incontro, così che possano partecipare in numero significativo. Armando suggerisce che ciò avvenga tramite le omelie ed il foglio 'Parrocchia Famiglia'. Valentino rincara, sostenendo che ogni operatore parrocchiale dovrebbe farsi portavoce, presso amici, vicini di casa e conoscenti. Milena propone la distribuzione di volantini, da porre sulle panche della chiesa, mentre Gigi suggerisce che questi vengano distribuiti 'manualmente', all'ingresso della chiesa, prima delle messe. Don Paolo propone di invitare, ad esempio, i bambini del catechismo o i partecipanti al Punto di Incontro oppure, ancora, i genitori del Gruppo 'NonnoGianfri', ma, naturalmente, anche altre figure, a redigere delle brevi lettere, da consegnare, in seguito, al Vescovo o al suo Vicario. Milena, invece, si ritiene perplessa sulla necessità di un momento formativo, come quello di cui sopra: ciò per non 'sovraccaricare' la comunità di incontri serali, che vengono, spesso, ignorati. Per tutta risposta, Diego, confessa la sua necessità ad essere preparato all'evento della visita pastorale. Si penserebbe, pertanto, di predisporre un congruo numero di fogli, già intestati con le parole “Caro Vescovo...”, da lasciare a disposizione, all'ingresso della chiesa, e da inserire in una scatola ben visibile.

Segue una discussione su come diffondere la notizia della visita Pastorale: volantinaggio ? Locandine negli androni dei palazzi ? Don Donato chiarisce, però, come l'intenzione della visita, nei sottotitoli, sia “incontrare i cristiani”. Valentino consiglia si prepari, per la visita di Mons. Cresseri, una breve relazione sulla storia e sulla situazione della nostra parrocchia. Gemma e Luca rispondono che una relazione simile gli era già stata presentata nel 2012: basterebbe aggiornarla con gli avvenimenti ed i cambiamenti avvenuti fino ad oggi. Si potrebbe aggiungere il nuovo PROGETTO PASTORALE e sarebbe sufficiente. Valentino e Gemma concordano sul fatto che bisognerebbe completare il tutto con i rapporti eventuali con le istituzioni o le realtà esterne. Si decide, quindi, di effettuare un incontro con un teologo (don Cislaghi ?), da tenersi all'inizio di febbraio 2016. Conseguentemente, si decide di effettuare una breve presentazione, al momento dell'enunciazione degli avvisi, durante le messe festive del 17 e del 24 gennaio 2016.

È il momento, quindi, di passare al 2° punto all'o.d.g.:

  1. Preparazione alla visita pastorale alla nostra Parrocchia del 29 febbraio di Mons. Cresseri.

Ecco alcune ipotesi:

(a) programmare modalità e soggetti che dovrebbero incontrare il Vicario durante la sua permanenza tra noi (ore 17-22);

(b) invio di una lettera ad ogni famiglia della parrocchia ?

(c) stabilire una serie di incontri preparatori, da tenere in chiesa o in quartiere, per coinvolgere più persone ?

(d) …..

 

Si decide di utilizzare il tempo, dall'arrivo del Vicario, fino alla messa delle 18.30, per un incontro con i ragazzi e bambini del catechismo, con genitori e ragazzi, i quali consegneranno le lettere, di cui al punto 1, intestate “Caro Vescovo...”, preparate precedentemente, al Vicario, il quale leggerà tre o quattro di queste lettere, scegliendole casualmente, e consegnerà le rimanenti all'Arcivescovo. Detto incontro sarà sostitutivo del classico incontro domenicale dei ragazzi. Seguirà, quindi, la messa, a cura della Commissione Liturgica, e, dopo la cena, con i sacerdoti della parrocchia, alle 20.30 si terrà un CPP 'allargato' agli operatori parrocchiali.

Si passa al 3° punto all'o.d.g.:

  1. Eventuale organizzazione o partecipazione ad un Pellegrinaggio a Roma,

in occasione dell'Anno Santo della Misericordia.

 

Dopo discussione sulle varie opportunità possibili, si decide di appoggiarsi alla parrocchia S.ta Maria Nascente e Beato Mazzucconi. Don Donato comunica, inoltre, che verrà effettuato anche un pellegrinaggio decanale, a piedi, da Sesto a Bresso, fino alla porta Santa, aperta pochi giorni fa, presso la chiesa Madonna della Misericordia. Don Paolo avverte che è previsto, sempre in ambito decanale, anche un pellegrinaggio per i ragazzi della 2^ e 3^ media, a Roma, nei tre giorni dopo Pasqua e, per gli adolescenti, sfruttando il 'ponte' del 25 aprile 2016.

Per quanto riguarda il seguente punto:

  1. Nomina di una commissione "VISITA PASTORALE",

che attui le varie proposte, di cui ai punti 1, 2 e 3.

 

Viene nominata la commissione suddetta nelle persone di Giulio Vanzati (coordinatore), Valentino Masotti e Simona Toma.

Si passa, infine, al seguente punto all'o.d.g.:

  1. Varie ed eventuali.

 

Diego chiede cosa si potrebbe decidere riguardo gli orari delle messe feriali, problema sollevato durante la precedente sessione del CPP. Don Donato riferisce che il problema risiede nel fatto, che ci siano solo due messe serali (martedì e giovedì), per cui ci si trova ad avere molti defunti da ricordare; altro problema è l'orario delle messe della vigilia di Natale, essendo quella soppressa, delle 22, frequentata, quando veniva effettuata, dai bambini. Diego riprende, chiedendo di inserire, nell'o.d.g. del prossimo CPP, l'argomento della nomina del Consiglio d'Oratorio. Si decide, pertanto, di inserire gli argomenti riguardanti gli orari delle messe citate e la nomina del Consiglio d'Oratorio nel prossimo o.d.g.

 

Alle 23.00, verificata l'assenza di altri argomenti da discutere, si dichiara chiusa la seduta.

P.S.: si portano a conoscenza tutti i Membri, che, chiunque lo desideri, può richiedere una copia della registrazione audio di ciascuna delle sessioni del CPP vigente, in formato MP3. Chiedere ad Armando. Si ricorda, inoltre, che, sul sito della parrocchia, www.resurrezionessg.org, si trovano tutti i Verbali del CPP del presente anno pastorale, nonché le relazioni dei vari gruppi e commissioni.