Home Consiglio Pastorale Verbali di Assemblea Verbale del 31 gen 2017
Verbale del 31 gen 2017 Stampa

VERBALE DELLA RIUNIONE

DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
del 31 gennaio 2017

 

 

Alle 21.03, viene fatto l'appello, da cui risultano presenti: don Donato Pastori,don Paolo Cantù, don Gianfranco Zuffada; Diego Ambrosi, Luca Garotta; Catia Mazzon, Armando Negri, Lucrezia Notarangelo, Alfredo Penna, Daniela Ruboni, Milena Sgobbi,Giulio Vanzati; Gemma Di Marino, Lucia Figus, Dora Gentilomo e Tina Vulso. Si annotano, pertanto, le assenze di Francesca Anello; Vincenzo Scibona, Francesca Stoppa, Simona Toma; Loretta Bortoluzzi, Gianfranco Boni, Valentino Masotti, Roberto Rusnighi e Luigi Trezzi (tutti giustificati).

Essendo i membri iscritti 25, con il quorum fissato a 13 (50%+1), ed essendo, oggi, presenti 16 membri (9 assenti), la seduta può avere luogo.

Apre, quindi, la seduta don Donato, che invita i membri a pregare il Signore Gesù, affinché aiuti i presenti nel loro compito. Per fare ciò, ci si serve del foglio distribuito ai presenti (in allegato agli assenti).

Quindi, Gemma, moderatrice della serata, ragguaglia i membri su quanto è stato deliberato durante l'ultima seduta del Consiglio Pastorale Decanale. Sono state create tre commissioni, chiamate 'Percorsi': una dovrà occuparsi dei problemi socio-politici del territorio e dovrà interloquire con gli uffici comunali; un'altra prenderà vita dopo la visita del Papa a Milano e lavorerà sulla pastorale della famiglia e sulla sua evangelizzazione; la terza si occuperà di temi culturali e scambi interreligiosi.

Successivamente, Gemma introduce, il primo punto all'o.d.g.:

  1. Quali iniziative pratiche possiamo attuare al termine dell'anno giubilare che ci ha invitato a riflettere sulla misericordia e, quindi, ad essere attenti, soprattutto, ai più bisognosi?

Citando la Lettera Apostolica di Papa Francesco, MISERICORDIA ET MISERA, Gemma ricorda che, in essa, ci viene rivolto l'invito a “dare vita a tante nuove opere”, che siano frutto della grazia divina. A tal proposito, il Papa ha istituito la Giornata Mondiale dei Poveri, che, quest'anno, sarà celebrata il prossimo 5 ottobre, in coincidenza con la Festa di Cristo Re dell'Universo. Don Donato ricorda che la discussione del secondo punto all'o.d.g. ,

  1. Il nostro Vescovo ha fatto la visita pastorale: ora ci chiede di mettere a fuoco dei passi concreti, nei quali impegnarci nei prossimi anni, alla luce di quanto emerso in occasione della sua venuta a Sesto. Siamo invitati ad individuare qualcosa di semplice, ma, allo stesso tempo, di concreto.

può confluire nella discussione del primo punto. Interviene Catia, la quale pensa che potrebbe tornare utile istituire una sorta di refettorio per non abbienti, che potrebbe essere rifornito da chi si ritrova in casa del cibo in eccesso. Catia si domanda, inoltre, se i genitori, che accompagnano i figli al catechismo e restano in loro attesa nel bar dell'oratorio, non possano essere coinvolti in un qualche tipo di catechesi, per far crescere spiritualmente quelle famiglie. Riguardo i genitori, in attesa dei figli, Tina ricorda che la cosa era già stata notata, tempo fa, rispetto al catechismo del sabato: obietta Lucrezia che questi genitori si radunano soltanto 5 o 10 minuti prima dell'uscita dei ragazzi e, perciò, non sarebbe realizzabile una qualsiasi catechesi nei loro confronti. Luca, però, sostiene che, per radunare questi genitori, sarebbe necessario trovare dei temi adeguati e, cosa importante, disporre di personale disposto ad occuparsene. Segue una breve discussione sulla frequenza della chiesa da parte dei genitori nelle altre parrocchie, da cui risulta che, in quelle, per così dire, 'centrali' di Sesto i genitori vanno a messa con i figli più spesso di quanto avvenga nella nostra parrocchia. Catia interviene, riferendosi al testo dell'allegato alla Convocazione intitolato “Riflessioni”, in particolare al secondo capoverso (“Questa testimonianza è particolarmente difficile perché avviene in un contesto in forte cambiamento...”): Caritas deve cambiare il suo comportamento, non limitandosi a dare il pacco viveri, perché questo non è un aiuto sufficiente, in quanto bisogna 'ascoltare' chi chiede aiuto ed iniziare con lui un percorso costruttivo. Diego domanda se il rapporto dei richiedenti con la Caritas si svolga in un'unica direzione: c'è un percorso, risonde Catia. I bisognosi vengono ed effettuano la loro richiesta; gli operatori Caritas rispondono affidando loro dei compiti: rivolgersi ai servizi sociali, chiedere il bonus famiglia, iscriversi ai centri per l'impiego, chiedere informazioni e costi per iscrivere i bambini alla piscina e così via. Gemma ipotizza possa tornare utile redigere una sorta di schema o elenco delle categorie di persone e delle situazioni che necessitino di aiuto. Porta, per chiarire, l'esempio di un gruppo parrocchiale di giovani, che ha recentemente incontrato a Napoli, i quali sono stati recuperati da ambienti di degrado ed hanno saputo restaurare i mosaici delle catacombe, dove ora guidano i turisti. Gradirebbe, inoltre, fosse offerto ai genitori, citati precedentemente, in attesa dei figli, un incontro nel quale discutere di argomenti che li possano interessare, quali la famiglia, la crescita dei figli o altro. Tina ritiene, a tal proposito, che ciò che si può fare è ascoltare, per capire i bisogni della gente, in quanto parlare di argomenti che non interessino sarebbe inutile. Auspicherebbe, tra l'altro, che qualche gruppo di giovani venisse a raccontare ai ragazzi della parrocchia la propria esperienza di emancipazione. Gemma ricorda, come opera di misericordia in fase di attuazione nella nostra parrocchia, il Gruppo di Ministri Straordinari per l'Eucaristia, appena creato. Altra opera di misericordia, prosegue, potrebbe essere coinvolgere in una festa quelle persone che, per motivi di salute o di età, si sentono un po' emarginate, mentre, tempo prima, erano attive, nella comunità. Don Gianfranco riconosce che le persone, adulte e di una certa età, siano un po' refrattarie a questi richiami della pastorale: trova ci siano difficoltà a stabilire rapporti profondamente umani e cristiani. Di fronte agli avvenimenti che accadono in tutto il mondo, quali la costruzione di barriere o muri, per impedire il passaggio ai migranti, in fuga da guerre e persecuzioni, Milena sarebbe favorevole a richiamare l'attenzione della gente su questi fatti, mediante l'affissione, ad esempio, di cartelloni sulle bacheche della chiesa o con richiami sul foglio parrocchiale, che denuncino i vari fatti accaduti nel periodo. Tutto ciò nel tentativo di modificare la mentalità della gente, che resta, comunque, indifferente ai fatti più ingiusti che accadono ogni giorno. Tina sarebbe favorevole, di fronte alle notizie negative, da cui siamo assillati, a sottolineare, durante le omelie o nelle Preghiere Universali oppure in altre modalità ed occasioni, anche gli avvenimenti positivi, siano essi della comunità o del quartiere o del mondo circostante. A tal proposito, Gemma pensa possa essere interessante utilizzare le bacheche, poste all'ingresso della chiesa, per informare la comunità su avvenimenti o attività del CPP o degli altri Gruppi attivi in parrocchia. Interviene don Donato: tentando una sintesi di quanto detto, confessa di sentirsi 'schiacciato' dai numerosissimi problemi di cui soffre la società odierna; c'è il rischio, continua, di non sapere neppure da dove, né come, iniziare. Già nostro Signore disse: “La messe è molta e gli operai pochi: perciò, pregate il Padrone della messe, perché mandi operai”. Purtroppo, le necessità sono superiori alle forze disponibili per affrontarle. Per questo, dice don Donato, occorre decidersi e porsi le domande: cosa fare ? E chi lo fa ? Per giungere a qualcosa di concreto, propone, pertanto, di:

  1. varare una sorta di adozione di una famiglia (della comunità) oppure di un caso problematico, a tempo determinato;

  2. creare un Gruppo Missionario: una commissione che si ritrovi per individuare problemi di evangelizzazione e necessità nella nostra comunità, ma non un ente che si occupi di poveri all'estero, raccogliendo fondi, eccetera;

  3. istituire un Fondo Caritas, alimentato da un'apposita cassetta, posta all'ingresso della chiesa, o da donazioni;

  4. ampliare, per lo meno periodicamente, il foglio P&F, su cui porre le notizie di carattere informativo.

Questi quattro progetti vengono approvati all'unanimità. Si decide, inoltre, che il prossimo CPP discuterà sull'esecuzione di questi progetti e, allo scopo, il prossimo incontro viene anticipato al 28 febbraio p.v., senza che si riunisca prima la Giunta. Si nominano, inoltre, a formare il Gruppo Missionario i seguenti membri del CPP:

  1. Lucia Figus;

  2. Dora Gentilomo;

  3. Valentino Masotti;

  4. Milena Sgobbi;

  5. Gigi Trezzi;

  6. Tina Vulso.

Il Gruppo Missionario oggi costituto si riunirà la prima volta in un giorno da stabilirsi, tra il 6 e l'11 febbraio 2017.

Passando al seguente o.d.g:

  1. Varie ed eventuali

Armando porta la richiesta di alcuni parrocchiani, di ripristinare il cartello su cui affiggere le epigrafi, riguardanti le esequie effettuate nella nostra parrocchia: la richiesta viene approvata e se ne occuperà il parroco stesso.

Dopo di ciò, verificato che non ci sono altri argomenti da trattare, alle 23.10 si recita un Padre Nostro e si scioglie la riunione.

 


P.S.: si portano a conoscenza tutti i Membri, che, chiunque lo desideri, può richiedere una copia della registrazione audio di ciascuna delle sessioni del CPP vigente, in formato MP3. Chiedere ad Armando. Si ricorda, inoltre, che, sul sito della parrocchia, www.resurrezionessg.org, si trovano tutti i Verbali del CPP del presente anno pastorale, nonché le relazioni dei vari gruppi e commissioni.