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Verbale del 24 ott 2014 Stampa

VERBALE DELLA RIUNIONE

DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

del 24 ottobre 2014

 

 

Alle 21.05, fatto l'appello, risultano presenti: don Donato Pastori e don Paolo Cantù; Luca Garotta; Silvana Bassi, Carlo Riva, Armando Negri, Daniela Ruboni e Diana Tavola; Gianfranco Boni, Gemma Di Marino, Tina Vulso e Giuseppe Zanella . Si annotano, pertanto, le assenze di: don Gianfranco Zuffada, Sara Berlanda, Maria Manzi, Anna Maria Millo e Rosario Peixoto (tutti n.g.), Rosalba Risolo (problemi personali), Francesca Anello (lutto), Graziella Mandelli (problemi personali), Domenico Mazzilli (indisposizione), Antonietta Paganoni (n.g.).


Alle 21.08, apre la seduta don Donato, il quale, verificata la scarsa partecipazione dei membri, nell'attesa che si aggiunga qualcun altro, introduce il secondo punto all'o.d.g.:



2. Varie ed eventuali


Di questo punto, fanno parte la considerazione e l'avviso che, almeno la seconda parte di questo anno pastorale, sarà dedicata alla preparazione delle elezioni del nuovo CPP, dato che queste si terranno ad ottobre 2015. Di seguito, don Donato ragguaglia i membri sulle decisioni prese domenica scorsa, in merito ai Gruppi di ascolto del Vangelo, per ciò che concerne il nuovo anno pastorale: si seguirà la Scuola della Parola decanale, ossia la Lectio Divina, che si terrà, a partire dal 6 novembre, presso la Chiesa dell'Assunta, alle 21, appuntamenti specifici e doverosi per gli animatori, ma aperti a chiunque; sulla base dell'incontro decanale, si svolgeranno gli incontri dei Gruppi. Gli altri incontri si terranno l'11 dicembre 2014, il 22 gennaio, il 19 febbraio e il 12 marzo 2015. Tutti i Gruppi si incontreranno entro una sola settimana, per dar modo al parroco di pubblicare una sua riflessione sul Parrocchia e Famiglia della domenica precedente. Le date degli appuntamenti saranno pubblicate sullo stesso foglio settimanale. Dalla discussione sui Gruppi di ascolto, considerabili anche come punti di partenza per il progetto di 'Comunione di Comunità, dopo la meditazione introdotta dal foglio distribuito (vedi allegato per gli assenti), con la lettura del brano evangelico di Giovanni del 'Buon Pastore' e la preghiera allo Spirito Santo, si passa al 1° punto all'o.d.g.:



1. Discussione, valutazione e possibilità di applicazione dell'articolo 'Il mio Sogno di Parrocchia', scritto da don Donato e pubblicato sul N° 954 del foglio Parrocchia e Famiglia di domenica 12 ottobre 2014.


Dopo la preghiera, apre quindi la discussione don Donato, che presenta, legge e, poi, commenta il documento, redatto da don Felice e distribuito ai presenti (vedi allegato per gli assenti). Armando esprime pessimismo, a fronte dei 'numeri' che contraddistinguono le iniziative parrocchiali: nel nostro quartiere, composto da circa 8000 persone, 6-700 (il 10%...) partecipano abitualmente alle Messe, mentre poco più di un centinaio (circa il 15-18%...) è attivo presso le iniziative parrocchiali (gruppi vari). Don Donato prosegue nel sostegno del progetto, asserendo che, se questo centinaio di persone 'attive', sono attive nel quartiere, nella propria via o nel condominio, potrebbero attirare altre persone, assidue alle Messe oppure no, come le prime comunità cristiane. Del resto, continua, lo stesso Gesù non si arrese, di fronte alle difficoltà ed agli ostacoli che incontrava. Replica Armando, dicendo che, comunque, egli ha dovuto aggregarsi ad un Gruppo di ascolto del Vangelo che si tiene in una via limitrofa, perché nel suo condominio non ha trovato un'adeguata risposta. Secondo Silvana, si potrebbe, ciascuno nel suo ambito, confrontarsi con coloro che vivono nello stesso palazzo o nella stessa via, sulla base della comune frequenza della chiesa. Per Diana, invece, sarebbe più facile attuare il progetto fra famiglie giovani, che si relazionerebbero grazie ai figli che frequentano l'oratorio o il catechismo. Luca, al contrario, pur ammettendo il fascino del progetto, è convinto che avvenga il contrario: le famiglie giovani, con figli più o meno piccoli, sarebbero frenate dai molti impegni, di lavoro o per la famiglia. Tra gli anziani, viceversa, prosegue Luca, il progetto potrebbe avere più adesioni, per il fatto della maggiore disponibilità di tempo libero, mentre difficilmente ci sarebbe osmosi tra le fasce d'età, per incompatibilità d'interessi. Daniela ritiene che le persone con simili interessi potrebbero incontrarsi più volentieri, magari, perché hanno figli, piuttosto che per passioni od hobbies simili, mentre non riconosce possibilità per il solo fatto di vivere nello stesso palazzo. Interviene Gemma, che ricorda come, anni fa, abbia apprezzato il fatto che qualcuno abbia tenuto una festa nel cortile del suo condominio; in seguito alla festa, narra, la madre del bimbo festeggiato in quella festa, le disse che aveva pensato di affidarle i suoi due figli, in caso di malattia, perché lei doveva lavorare, e anche per eventuali ripetizioni. In conclusione, secondo Gemma ci vogliono delle 'necessità', perché avvenga l'approccio. Nel suo condominio ed in quelli adiacenti, del resto, come nel caso citato da Armando, sono pochi coloro che frequentano le messe. Don Donato ribadisce che si tratta di 'partire' e vedere, lungo la strada, cosa avverrà. Per Carlo, però, il progetto potrebbe dare come 'una scossa' a tutto il quartiere, vista la freddezza della nostra società attuale. Suggerisce, però, di partire in modo 'soft', per non porsi obiettivi troppo lungimiranti, forse poco perseguibili. Secondo Tina, la partecipazione alle Comunità non è necessariamente legata alla frequentazione, o meno, delle messe, come da lei stessa sperimentato in alcuni incontri effettuati nei primi anni dalla fondazione della nostra parrocchia. Don Paolo ritiene che la forza delle parrocchie, diversi secoli fa, è stata la 'vicinanza' alla gente; oggi si può dire che, ogni metro quadrato di territorio, sia gestito da una parrocchia: se questo è una forza della Chiesa, da una parte, può, però, avere dei limiti. Don Paolo sottolinea come interessante quanto detto in precedenza, secondo cui le persone si riuniscono preferibilmente, perché hanno affinità, interessi comuni: qui, però il rischio è quello di suddividere le persone per capacità, come il gruppo degli intellettuali, via via fino a quello di coloro che non hanno nulla, i più sfortunati. Bisogna fuggire, prosegue don Paolo, la 'personalizzazione' dei vari gruppi o comunità, evitare, cioè, che siano auto referenziati e che seguano un leader fisso. Ma la forza del Vangelo, continua, è in grado di farci superare questi limiti o rischi. Don Donato, per consentire ai membri di fare dei paragoni con la nostra realtà, spiega, quindi, come erano strutturate le mini-comunità in Africa, dove è stato missionario per circa 10 anni a Garoua (Camerun). Successivamente, dice di riconoscere la validità di quanto espresso dai membri, nei vari interventi; però chiede, altresì, di non arrendersi alle prime difficoltà, ma di valutare, pensare e prendere in considerazione ogni possibilità. Si prende tempo e si decide di utilizzare l'anno pastorale, appena iniziato, per soppesare i pro e contro della proposta, da esprimere in una o più sedute del CPP.


Alle 22.40, si verifica che non ci sono altri argomenti da discutere, quindi, alle 22.45, dopo la recita del Padre Nostro, si dichiara chiusa la seduta.



 

P.S.: si avvisano tutti i Membri, che, chiunque lo desideri, può richiedere una copia della registrazione audio di ciascuna delle sessioni del CPP vigente, in formato MP3. Chiedere ad Armando. Si ricorda, inoltre, che, sul sito della parrocchia, www.resurrezionessg.it, si trovano tutti i Verbali del CPP del presente anno pastorale, nonché le relazioni dei vari gruppi e commissioni.