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Verbale del 28 feb 2017 Stampa

VERBALE DELLA RIUNIONE

DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
del 28 febbraio 2017

 

 

 

Alle 21.00, viene fatto l'appello, da cui risultano presenti: don Donato Pastori, don Paolo Cantù, don Gianfranco Zuffada, Francesca Anello; Luca Garotta; Loretta Bortoluzzi, Catia Mazzon, Armando Negri, Daniela Ruboni, Milena Sgobbi, Giulio Vanzati; Gemma Di Marino, Lucia Figus, Dora Gentilomo, Valentino Masotti, Roberto Rusnighi e Luigi Trezzi. Si annotano, pertanto, le assenze di Diego Ambrosi, Vincenzo Scibona, Francesca Stoppa, Simona Toma; Alfredo Penna, Gianfranco Boni. Oltre a Lucrezia Notarangelo e Tina Vulso (delle sole quali è pervenuta giustificazione).

 

Essendo i membri iscritti 25, con il quorum fissato a 13 (50%+1), ed essendo, oggi, presenti 17 membri (8 assenti), la seduta può avere luogo.

 

Apre, quindi, la seduta don Donato, che invita i membri a pregare il Signore Gesù, affinché aiuti i presenti nel loro compito. Per fare ciò, ci si serve del foglio distribuito ai presenti (in allegato agli assenti).

 

 

 

Quindi, Gemma, moderatrice della serata, introduce, il primo punto all'o.d.g. con le relative proposte:

 

  1. Discutiamo sull'attuazione delle iniziative

 

proposte dal CPP durante la sessione del 31 gennaio u.s.:

 

  • adozione di una famiglia (della comunità) oppure di un caso problematico;

  • istituzione di un Fondo Caritas, alimentato da un'apposita cassetta, posta all'ingresso della chiesa, o da donazioni.

 

Apre la discussione don Donato, che propone di riunire il primo con il terzo punto sopra esposti, ossia ritiene utile tener conto che l'adozione di una famigla o di un caso problematico può sconfinare o sovrapporsi con l'istituzione del Fondo Caritas. Per avere più informazioni in proposito, don Donato comunica agli astanti che la cassetta destinata alle opere di carità, posta nella nostra chiesa, ha fruttato, nel 2016, 2165 €. Aggiunge che, in altra parrocchia di sua conoscenza, durante la messa principale delle 12, una volta al mese, viene presentato un caso di necessità, per cui, quella domenica, ciò che viene raccolto è destinato a quell'opera. Gemma ritiene sia necessario stabilire un criterio che permetta di scegliere i casi da assistere; Catia spiega, che, al Centro di Ascolto Caritas, si viene a conoscenza di vari casi problematici, mentre diverse persone espongono le loro difficoltà direttamente ai sacerdoti, per cui occorrerà, comunque, un confronto. Riguardo i casi, che, attualmente, presentano problemi, don Donato e Catia, congiuntamente, illustrano quello di una persona, che chiede ripetutamente aiuto al Centro di Ascolto, però non riesce a mantenere alcun posto di lavoro e rifiuta ogni aiuto psico-sociologico. Ci sono persone, racconta Catia, che continuano ad accettare (e pretendere) aiuti, ma non hanno nessuna reazione, non reagiscono più e non sanno (o non desiderano) più cercare, né mantenere, un posto di lavoro: diventano inerti ed apatiche. Dopo vivace discussione, con interventi da parte di Valentino, don Donato, Catia, Gemma, don Paolo, don Gianfranco, Giulio, Lucia, Armando, concernenti la scelta dei casi da adottare, la frequenza e la modalità di presentazione, nonché la riservatezza da osservare, riguardo i nominativi, si viene a decidere di approvare le seguenti modalità: si esclude all'unanimità di adottare situazioni a vita; non si istituirà un fondo generico, ma si assumeranno progetti mirati; si decide che il progetto viene annunciato la domenica, IN TUTTE LE MESSE, e riportato sul foglio P&F, comunicando che “i fondi raccolti in questa domenica e la prossima settimana, fino alla prossima domenica, saranno destinati al progetto X”, evitando accuratamente di citare nomi, per riservatezza. A breve, si darà pubblicamente un resoconto del risultato ottenuto.

 

Passando alla proposta di formazione del Gruppo Missionario,

 

  • creazione di un Gruppo Missionario, ossia una commissione, che si ritrovi per individuare problemi di evangelizzazione e necessità nella nostra comunità

 

prende la parola don Donato, che informa i Consiglieri in merito alla riunione del neonato Gruppo Missionario, tuttora in fase di costituzione. Alla riunione, tenutasi in parrocchia il 18 febbraio, continua don Donato, erano presenti solo 4, delle persone che si erano offerte in occasione della seduta del CPP del 31 gennaio u.s., a causa di problemi personali e difficoltà di comunicazione. Nel breve verbale del Gruppo, vengono citati i compiti che questo dovrebbe assumersi, tra cui cercare di intrattenere rapporti epistolari con missionari, in azione nel Terzo Mondo; affrontare il problema dei cristiani perseguitati; escogitare sistemi atti a sensibilizzare la comunità, circa il problema delle migrazioni. Detto questo, don Donato si pone la domanda: è proprio necessario un gruppo che tenga desta l'attenzione della nostra comunità su ciò che accade lontano da noi ? Per don Gianfranco, essere cristiani significa dare il proprio tempo, se non la propria vita, per il prossimo, secondo l'insegnamento di Cristo. Un gruppo missionario così strutturato, interviene Valentino, davvero non dovrebbe, solamente, raccogliere fondi, da mandare ai missionari sparsi per il mondo; però l'educazione alla mondialità presuppone la conoscenza degli accadimenti in tutto il mondo. E, continua, una volta conosciuti i bisogni del mondo esterno, dovrà, per forza, 'mettere mano al portafoglio'. Guardando al mondo esterno o all'interno della comunità stessa, termina Valentino, scorgerà situazioni, che non sarà possibile ignorare. Per don Donato, oltre a ciò, il Gruppo Missionario dovrebbe avere alcune incombenze concrete nel cammino della comunità e cita ad esempio: organizzare la Giornata dei Migranti, la Festa delle Genti ed il Mese Missionario di ottobre; potrebbe anche valorizzare la giornata del 24 marzo, che è la Giornata dei Martiri Missionari, indetta a seguito dell'assassinio di Mons. Romero, per aiutare la comunità a riflettere sul valore dell'annuncio e della testimonianza. Sempre in questo ambito, don Donato porta a conoscenza i membri, che Chiara ed Elio, due novelli coniugi, che lo scorso anno trascorsero il proprio viaggio di nozze in Uganda, verranno a raccontare la propria esperienza, durante le messe festive del prossimo 26 marzo. Milena, allacciandosi alla proposta, al momento, ancora da discutere, di stampare un periodico parrocchiale, ritiene che questo potrebbe tornare utile, per portare a conoscenza la comunità di questi avvenimenti. Avvenimenti, interviene don Paolo, che darebbero respiro al pensiero della comunità, altrimenti soffocata dai populismi imperanti. Alla luce di tutta questa discussione, si approva la formazione del nuovo Gruppo Missionario. A contributo di quanto detto e deciso, don Gianfranco asserisce che alla fin fine, il Gruppo dovrà aiutare la comunità ad essere portatrice di Cristo, nel mondo. Il Gruppo Missionario si riunirà il prossimo lunedì 13 marzo alle ore 21.

 

Dopo di ciò, si passa alla seguente proposta:

 

  • formazione di una piccola redazione, che si occupi dell'ampliamento, per lo meno in modo periodico, del foglio P&F, su cui porre le notizie di carattere informativo riguardanti le decisioni del CPP e, in generale, la vita, gli avvenimenti ed i problemi della comunità e per divulgare maggiormente i vari fatti accaduti. Tutto ciò (come osservato da Milena) nel tentativo di modificare la mentalità della gente, che resta, comunque, indifferente ai fatti più ingiusti che accadono ogni giorno.

 

È Luca a prendere la parola, nell'occasione, e lo fa mostrando due numeri del foglio emesso dalla Parrocchia SS. Redentore. Su quel foglio, trovano posto scritti dei vari gruppi attivi in parrocchia. Altrettanto potrebbe fare la nostra redazione, prosegue Luca, proponendo un'uscita mensile, almeno per cominciare, lasciando inalterata l'uscita settimanale del classico Parrocchia & Famiglia. Innanzitutto, dice don Donato, occorre essere d'accordo sulla cosa. Si puà fare in tanti modi: un'ipotesi, prosegue, potrebbe essere aggregare i nostri articoli alla rivista diocesana 'Il Segno': la proposta viene, però, subito osteggiata, causa i costi. Don Paolo suggerisce di partire con una certa modestia di intenti, riservandosi di crescere nel tempo, proporzionalmente alle forze disponibili ed all'accoglienza riservata dalla comunità al giornalino. Purtroppo, non è semplice, dice don Donato, stabilire il costo della stampa in proprio di un foglio come quello verso cui ci si sta orientando, però ipotizza la cifra di € 600 annui. Un altro intervento di don Paolo riguarda le persone cui dovrà rivolgersi e con quale tipo di argomenti. Purtroppo, ciò che impedirà, al giornalino che si va delineando, di diffondersi, al di fuori di chi frequenta la chiesa o l'oratorio, sono le leggi sulla stampa. Vengono, quindi, selezionate le persone che andranno a comporre la Redazione. Si tratta di:

 

1 – Luca Garotta (coordinatore); 2 – Armando Negri;
3 – Loretta Bortoluzzi; 4 – Gemma Di Marino;
5 – Catia Mazzon; 6 – don Gianfranzo Zuffada

 

Passando alla successiva proposta all'o.d.g..

 

  • istituire (come proposto da Catia) una sorta di refettorio per non abbienti, che potrebbe essere rifornito da chi si ritrova in casa del cibo in eccesso

 

Catia stessa spiega quanto vorrebbe fare in proposito: seguendo l'invito di Papa Francesco, che chiede di lasciare 'un segno' dell'appena concluso Anno della Misericordia, desiderebbe parlare con rappresentanti di realtà quali Scarp de tennis o Opera S. Francesco, per capire cosa potrebbe fare la nostra comunità, per allestire un sistema di aiuto ai senza tetto o ai non-abbienti. Dopo accesa discussione, sulle forze disponibili in parrocchia e sui fondi necessari per affrontare una tale proposta, tra Catia, Valentino, Gemma, don Donato ed altri, si addiviene alla decisione che la comunità non si accollerà questo compito, mentre, ovviamente, viene lasciata la libertà, a chiunque lo desideri, di informarsi e/o darsi da fare in proposito.

 

Riguardo l'ultimo punto in esame:

 

  • redigere una sorta di schema o elenco delle categorie di persone e delle situazioni che necessitino di aiuto (come proposto da Gemma)

 

Gemma stessa spiega, che la proposta è di verificare quante persone lavorino nei vari Gruppi, per capire se necessitano persone a sostegno, ad esempio, del Centro di Ascolto Caritas, piuttosto che della Caritas stessa. La risposta di Catia è che mancano persone proprio nel Centro di Ascolto.

 

 

 

Dopo di ciò, data la tarda ora raggiunta, alle 23.05 si recita un Padre Nostro e si scioglie la riunione.

 

 

 


 

 

P.S.: si portano a conoscenza tutti i Membri, che, chiunque lo desideri, può richiedere una copia della registrazione audio di ciascuna delle sessioni del CPP vigente, in formato MP3. Chiedere ad Armando. Si ricorda, inoltre, che, sul sito della parrocchia, www.resurrezionessg.org, si trovano tutti i Verbali del CPP del presente anno pastorale, nonché le relazioni dei vari gruppi e commissioni.

 

Alle 21.00, viene fatto l'appello, da cui risultano presenti: don Donato Pastori, don Paolo Cantù, don Gianfranco Zuffada, Francesca Anello; Luca Garotta; Loretta Bortoluzzi, Catia Mazzon, Armando Negri, Daniela Ruboni, Milena Sgobbi, Giulio Vanzati; Gemma Di Marino, Lucia Figus, Dora Gentilomo, Valentino Masotti, Roberto Rusnighi e Luigi Trezzi. Si annotano, pertanto, le assenze di Diego Ambrosi, Vincenzo Scibona, Francesca Stoppa, Simona Toma; Alfredo Penna, Gianfranco Boni. Oltre a Lucrezia Notarangelo e Tina Vulso (delle sole quali è pervenuta giustificazione).

Essendo i membri iscritti 25, con il quorum fissato a 13 (50%+1), ed essendo, oggi, presenti 17 membri (8 assenti), la seduta può avere luogo.

Apre, quindi, la seduta don Donato, che invita i membri a pregare il Signore Gesù, affinché aiuti i presenti nel loro compito. Per fare ciò, ci si serve del foglio distribuito ai presenti (in allegato agli assenti).

 

Quindi, Gemma, moderatrice della serata, introduce, il primo punto all'o.d.g. con le relative proposte:

  1. Discutiamo sull'attuazione delle iniziative

proposte dal CPP durante la sessione del 31 gennaio u.s.:

  • adozione di una famiglia (della comunità) oppure di un caso problematico;

  • istituzione di un Fondo Caritas, alimentato da un'apposita cassetta, posta all'ingresso della chiesa, o da donazioni.

Apre la discussione don Donato, che propone di riunire il primo con il terzo punto sopra esposti, ossia ritiene utile tener conto che l'adozione di una famigla o di un caso problematico può sconfinare o sovrapporsi con l'istituzione del Fondo Caritas. Per avere più informazioni in proposito, don Donato comunica agli astanti che la cassetta destinata alle opere di carità, posta nella nostra chiesa, ha fruttato, nel 2016, 2165 €. Aggiunge che, in altra parrocchia di sua conoscenza, durante la messa principale delle 12, una volta al mese, viene presentato un caso di necessità, per cui, quella domenica, ciò che viene raccolto è destinato a quell'opera. Gemma ritiene sia necessario stabilire un criterio che permetta di scegliere i casi da assistere; Catia spiega, che, al Centro di Ascolto Caritas, si viene a conoscenza di vari casi problematici, mentre diverse persone espongono le loro difficoltà direttamente ai sacerdoti, per cui occorrerà, comunque, un confronto. Riguardo i casi, che, attualmente, presentano problemi, don Donato e Catia, congiuntamente, illustrano quello di una persona, che chiede ripetutamente aiuto al Centro di Ascolto, però non riesce a mantenere alcun posto di lavoro e rifiuta ogni aiuto psico-sociologico. Ci sono persone, racconta Catia, che continuano ad accettare (e pretendere) aiuti, ma non hanno nessuna reazione, non reagiscono più e non sanno (o non desiderano) più cercare, né mantenere, un posto di lavoro: diventano inerti ed apatiche. Dopo vivace discussione, con interventi da parte di Valentino, don Donato, Catia, Gemma, don Paolo, don Gianfranco, Giulio, Lucia, Armando, concernenti la scelta dei casi da adottare, la frequenza e la modalità di presentazione, nonché la riservatezza da osservare, riguardo i nominativi, si viene a decidere di approvare le seguenti modalità: si esclude all'unanimità di adottare situazioni a vita; non si istituirà un fondo generico, ma si assumeranno progetti mirati; si decide che il progetto viene annunciato la domenica, IN TUTTE LE MESSE, e riportato sul foglio P&F, comunicando che “i fondi raccolti in questa domenica e la prossima settimana, fino alla prossima domenica, saranno destinati al progetto X”, evitando accuratamente di citare nomi, per riservatezza. A breve, si darà pubblicamente un resoconto del risultato ottenuto.

Passando alla proposta di formazione del Gruppo Missionario,

  • creazione di un Gruppo Missionario, ossia una commissione, che si ritrovi per individuare problemi di evangelizzazione e necessità nella nostra comunità

prende la parola don Donato, che informa i Consiglieri in merito alla riunione del neonato Gruppo Missionario, tuttora in fase di costituzione. Alla riunione, tenutasi in parrocchia il 18 febbraio, continua don Donato, erano presenti solo 4, delle persone che si erano offerte in occasione della seduta del CPP del 31 gennaio u.s., a causa di problemi personali e difficoltà di comunicazione. Nel breve verbale del Gruppo, vengono citati i compiti che questo dovrebbe assumersi, tra cui cercare di intrattenere rapporti epistolari con missionari, in azione nel Terzo Mondo; affrontare il problema dei cristiani perseguitati; escogitare sistemi atti a sensibilizzare la comunità, circa il problema delle migrazioni. Detto questo, don Donato si pone la domanda: è proprio necessario un gruppo che tenga desta l'attenzione della nostra comunità su ciò che accade lontano da noi ? Per don Gianfranco, essere cristiani significa dare il proprio tempo, se non la propria vita, per il prossimo, secondo l'insegnamento di Cristo. Un gruppo missionario così strutturato, interviene Valentino, davvero non dovrebbe, solamente, raccogliere fondi, da mandare ai missionari sparsi per il mondo; però l'educazione alla mondialità presuppone la conoscenza degli accadimenti in tutto il mondo. E, continua, una volta conosciuti i bisogni del mondo esterno, dovrà, per forza, 'mettere mano al portafoglio'. Guardando al mondo esterno o all'interno della comunità stessa, termina Valentino, scorgerà situazioni, che non sarà possibile ignorare. Per don Donato, oltre a ciò, il Gruppo Missionario dovrebbe avere alcune incombenze concrete nel cammino della comunità e cita ad esempio: organizzare la Giornata dei Migranti, la Festa delle Genti ed il Mese Missionario di ottobre; potrebbe anche valorizzare la giornata del 24 marzo, che è la Giornata dei Martiri Missionari, indetta a seguito dell'assassinio di Mons. Romero, per aiutare la comunità a riflettere sul valore dell'annuncio e della testimonianza. Sempre in questo ambito, don Donato porta a conoscenza i membri, che Chiara ed Elio, due novelli coniugi, che lo scorso anno trascorsero il proprio viaggio di nozze in Uganda, verranno a raccontare la propria esperienza, durante le messe festive del prossimo 26 marzo. Milena, allacciandosi alla proposta, al momento, ancora da discutere, di stampare un periodico parrocchiale, ritiene che questo potrebbe tornare utile, per portare a conoscenza la comunità di questi avvenimenti. Avvenimenti, interviene don Paolo, che darebbero respiro al pensiero della comunità, altrimenti soffocata dai populismi imperanti. Alla luce di tutta questa discussione, si approva la formazione del nuovo Gruppo Missionario. A contributo di quanto detto e deciso, don Gianfranco asserisce che alla fin fine, il Gruppo dovrà aiutare la comunità ad essere portatrice di Cristo, nel mondo. Il Gruppo Missionario si riunirà il prossimo lunedì 13 marzo alle ore 21.

Dopo di ciò, si passa alla seguente proposta:

  • formazione di una piccola redazione, che si occupi dell'ampliamento, per lo meno in modo periodico, del foglio P&F, su cui porre le notizie di carattere informativo riguardanti le decisioni del CPP e, in generale, la vita, gli avvenimenti ed i problemi della comunità e per divulgare maggiormente i vari fatti accaduti. Tutto ciò (come osservato da Milena) nel tentativo di modificare la mentalità della gente, che resta, comunque, indifferente ai fatti più ingiusti che accadono ogni giorno.

È Luca a prendere la parola, nell'occasione, e lo fa mostrando due numeri del foglio emesso dalla Parrocchia SS. Redentore. Su quel foglio, trovano posto scritti dei vari gruppi attivi in parrocchia. Altrettanto potrebbe fare la nostra redazione, prosegue Luca, proponendo un'uscita mensile, almeno per cominciare, lasciando inalterata l'uscita settimanale del classico Parrocchia & Famiglia. Innanzitutto, dice don Donato, occorre essere d'accordo sulla cosa. Si puà fare in tanti modi: un'ipotesi, prosegue, potrebbe essere aggregare i nostri articoli alla rivista diocesana 'Il Segno': la proposta viene, però, subito osteggiata, causa i costi. Don Paolo suggerisce di partire con una certa modestia di intenti, riservandosi di crescere nel tempo, proporzionalmente alle forze disponibili ed all'accoglienza riservata dalla comunità al giornalino. Purtroppo, non è semplice, dice don Donato, stabilire il costo della stampa in proprio di un foglio come quello verso cui ci si sta orientando, però ipotizza la cifra di € 600 annui. Un altro intervento di don Paolo riguarda le persone cui dovrà rivolgersi e con quale tipo di argomenti. Purtroppo, ciò che impedirà, al giornalino che si va delineando, di diffondersi, al di fuori di chi frequenta la chiesa o l'oratorio, sono le leggi sulla stampa. Vengono, quindi, selezionate le persone che andranno a comporre la Redazione. Si tratta di:

1 – Luca Garotta (coordinatore); 2 – Armando Negri;
3 – Loretta Bortoluzzi; 4 – Gemma Di Marino;
5 – Catia Mazzon; 6 – don Gianfranzo Zuffada

Passando alla successiva proposta all'o.d.g..

  • istituire (come proposto da Catia) una sorta di refettorio per non abbienti, che potrebbe essere rifornito da chi si ritrova in casa del cibo in eccesso

Catia stessa spiega quanto vorrebbe fare in proposito: seguendo l'invito di Papa Francesco, che chiede di lasciare 'un segno' dell'appena concluso Anno della Misericordia, desiderebbe parlare con rappresentanti di realtà quali Scarp de tennis o Opera S. Francesco, per capire cosa potrebbe fare la nostra comunità, per allestire un sistema di aiuto ai senza tetto o ai non-abbienti. Dopo accesa discussione, sulle forze disponibili in parrocchia e sui fondi necessari per affrontare una tale proposta, tra Catia, Valentino, Gemma, don Donato ed altri, si addiviene alla decisione che la comunità non si accollerà questo compito, mentre, ovviamente, viene lasciata la libertà, a chiunque lo desideri, di informarsi e/o darsi da fare in proposito.

Riguardo l'ultimo punto in esame:

  • redigere una sorta di schema o elenco delle categorie di persone e delle situazioni che necessitino di aiuto (come proposto da Gemma)

Gemma stessa spiega, che la proposta è di verificare quante persone lavorino nei vari Gruppi, per capire se necessitano persone a sostegno, ad esempio, del Centro di Ascolto Caritas, piuttosto che della Caritas stessa. La risposta di Catia è che mancano persone proprio nel Centro di Ascolto.

 

Dopo di ciò, data la tarda ora raggiunta, alle 23.05 si recita un Padre Nostro e si scioglie la riunione.

 

 

P.S.: si portano a conoscenza tutti i Membri, che, chiunque lo desideri, può richiedere una copia della registrazione audio di ciascuna delle sessioni del CPP vigente, in formato MP3. Chiedere ad Armando. Si ricorda, inoltre, che, sul sito della parrocchia, www.resurrezionessg.org, si trovano tutti i Verbali del CPP del presente anno pastorale, nonché le relazioni dei vari gruppi e commissioni.