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ANNO DELLA FEDE

 

Giovedì 11 ottobre abbiamo varcato la soglia dell’anno della fede. Ed è risuonato ancora una volta l’invito del Papa a vivere intensamente questo tempo per dedicarci a coltivare la nostra fede. Davanti alla crisi di fede che vediamo sotto i nostri occhi, ma anche alla ricerca di Dio che emerge dal cuore dell’uomo, in questo anno speciale ogni battezzato è chiamato a interrogarsi sulla sua adesione al Signore: come sta la mia fede? In che condizioni si trova? È spenta o vivace? Le procuro il necessario nutrimento perché cresca? Da che cosa ha bisogno di essere purificata? È ricerca continua del Signore e luminosa testimonianza ai fratelli? La diamo per scontata oppure la riscopriamo ogni giorno?

Ci è chiesto, dunque, di coltivare intensamente la nostra fede affinché arricchisca sempre più la nostra vita e porti speranza ad ogni uomo e al mondo. Per questo è necessario procurarci ciò di cui la fede ha bisogno per vivere e irrobustirsi. E cioè: la preghiera personale; la meditazione  della Parola di Dio; la S. Messa non solo in domenica ma anche qualche volta in settimana, tutte le volte che ci è possibile; il Sacramento della Confessione frequentato assiduamente; qualche gesto di penitenza, tra cui il digiuno.

Un ambito particolare in cui vivere, testimoniare e trasmettere la fede è indubbiamente la famiglia. Invito i genitori a compiere un gesto di fede ogni giorno con tutta la famiglia come, ad esempio, una breve preghiera prima di pranzo o di cena e a sentirsi coinvolti nella catechesi dei figli.

Lasciamoci prendere per mano dalla Vergine Maria per compiere fruttuosamente il nostro cammino di fede.

Padre Giulio